Premio Internazionale

Siamo orgogliosi e contenti del fatto che questo “premio internazionale” sia stato attribuito ad una ricerca italiana. In particolare ad una ricerca da me diretta su un argomento di attualità nel campo dell’implantologia dentaria eseguita in collaborazione con un gruppo di validissimi colleghi.

Sanguinamento gengivale

Quando in seguito all’uso dello spazzolino si nota la presenza di sanguinamento gengivale, vuol dire che le gengive sono infiammate. Il sanguinamento gengivale è il più importante indice di infiammazione gengivale. Bisogna sottolineare che nei fumatori il sanguinamento può essere ridotto o assente anche in presenza di infiammazione gengivale.

Esistono collegamenti tra la Vitamina D e la Parodontite?

La vitamina D è molto importante per l’assorbimento intestinale del Calcio. Essa contribuisce al mantenimento dei normali livelli di calcio nel sangue e al mantenimento della buona qualità delle ossa. La vitamina D, inoltre, interviene nella attivazione della risposta immunitaria  contro gli agenti infettivi.

La Vitamina D può, quindi, rivestire un importante ruolo nel combattere la Parodontite contribuendo a mantenere una buona mineralizzazione delle ossa e a combattere l’infezione parodontale.

Int Immunopharmacol. 2017 Jun;47:106-117. doi: 10.1016/j.intimp.2017.03.021. Epub 2017 Apr 3

In cosa consiste la “terapia farmacologica” della parodontite?

Principalmente nell’uso locale (topico) di antisettici, quali la clorexidina, sotto forma di collutorio, gel, dentifricio. La terapia antibiotica per via orale viene utilizzata nelle parodontiti aggressive e nelle parodontiti severe. La terapia topica con antisettici o antibiotici si può usare nei casi in cui, alla rivalutazione o in occasione dei controlli, si evidenzia la persistenza o la ricomparsa degli indici clinici di parodontite. La terapia farmacologica deve essere preferibilmente utilizzata in associazione alla terapia parodontale strumentale.

In cosa consiste la “rivalutazione parodontale”?

Nell’esame clinico parodontale cui il paziente viene sottoposto circa 2 mesi dopo l’ultimazione della terapia non chirurgica della Parodontite. Attraverso la valutazione delle condizioni gengivali, della profondità di sondaggio e del sanguinamento al sondaggio, si valutano i risultati ottenuti e, con l’ausilio degli esami radiografici, si programma l’ulteriore trattamento parodontale.